Scritto da Paola Gallas, allenatrice under 14.

Ed eccoci qua, stagione nuova, campionato nuovo! Ogni anno si presenta come una sfida da affrontare con passione ed entusiasmo.

Il campionato under 14 è iniziato da orami un mese, sono stati fatti piccoli passi avanti e ad ogni partita si vedono dei progressi.

E’ da considerare che sono innumerevoli i fattori che incidono nella prestazione di un atleta, e se pensiamo alla prestazione di tutta una squadra, il volume di fattori aumenta in maniera esponenziale.

Ad ogni allenamento si lavora sodo in palestra, anche solo per raggiungere dei piccoli obiettivi che, con il tempo, ci porteranno ad un traguardo ben più lontano.

Di lavoro ce n’è ancora molto da fare, di certo non ci si può accontentare, l’importante è che tutti dobbiamo essere consapevoli che, solo con il massimo dell’impegno e con i sacrifici si possono ottenere buoni risultati.

Se gli ostacoli vengono affrontati con responsabilità e con una certa consapevolezza, allora sarà molto più semplici superarli.

Non dimentichiamo che il bello della pallavolo, sta anche nel poter contare sull’appoggio delle proprie compagne, quando ci si sente in difficoltà a volte anche una semplice pacca sulla spalla può servire come sostegno e come sprone a non mollare.

Naturalmente, oltre  all’aspetto tecnico. Dobbiamo essere in grado di trasmettere un senso di appartenenza  e di condivisione; appartenenza perché ogni atleta, quando gioca, non lo fa solo per se stesso, ma gioca per sostenere la propria squadra.

Condivisione perché, tutto quello che si vive in palestra, non riguarda una sola persona ma influenza la sfera emotiva di tutta la squadra; gli allenamenti rappresentano dei momenti di vita dove le atlete hanno la possibilità di confrontarsi con le proprie compagne.

Solo chi ha praticato uno sport di squadra, sa cosa significa condividere con le proprie compagne tutte quelle esperienze e situazioni che si devono affrontare in palestra, dove è proprio l’atleta l’attore principale, che deve imparare a prendere scelte che a volte possono sembrare giuste oppure no, ma è proprio grazie agli errori commessi, che si capisce qual è la strada giusta da percorrere.

Per non parlare dell’aspetto emotivo, degli stati d’animo che ogni giocatore mette in campo e, che deve imparare a gestire nelle diverse situazioni.

Indipendentemente dai risultati, i ragazzi oggi hanno bisogno di un ambiente che li aiuti a crescere non solo sportivamente,  ma anche nelle relazioni con i propri coetanei, dando loro la possibilità di imparare a prendersi delle piccole responsabilità.

Lo sport ti dà tutte queste possibilità, certo, a volte può sembrare una scuola di vita molto dura ma, proprio grazie a tutti i sacrifici che si fanno ogni giorno, ad ogni allenamento, si possono  porre le basi per diventare un atleta a 360 gradi.

Non serve essere atleti di serie A, quando ogni giocatore ha imparato a vivere a pieno, responsabilmente e con entusiasmo il proprio impegno sportivo, potrà considerarsi un atleta con la A maiuscola, a prescindere dalla categoria e dal campionato che si sta giocando.

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