Dal greco καλòς calòs “bello” e γραφία graphìa “scrittura”, la calligrafia nell’antichità è stata sviluppata con attinenza religiosa, come Arte ma anche come forma di comunicazione. Dalla grafia delle persone si possono capire molte cose, lo sanno bene, ad esempio, i criminologi che si affidano ai grafologi per conoscere i tratti delle personalità di chi ricercano e ai periti calligrafici per trovare la combinazione tra le traccie scritte e la mano che le scrive. E lo sa anche Aldo Durante che giovedì 25 luglio è stato da noi a intrattenerci col suo Teatro Calligrafico.
Abbiamo già conosciuto Aldo nel laboratorio della scarpa, quando è venuto a illustrarci l’arte del fabbricare le scarpe, un’attività che riguarda la manualità dal punto di vista del lavoro artigianale. Questa volta invece è venuto a raccontarci di un tempo non molto lontano in cui le persone importanti si misuravano anche della loro capacità di scrivere bene. La magia del teatro ha fatto entrare in questo mondo ormai perduto, permettendoci di capire cosa si nasconde dietro questi segni dell’uomo e del tempo che prendono il nome di “calligrafia”.