Foto di M.GaleaSi sentiva orgogliosa per essere stata scelta, tra tante in quella cesta, veniva accarezzata amorevolmente, quasi fosse una bella donna, poi quel fischio cambiò lo stato delle cose. Lanciata in aria, fu colpita con forza e con maestria, e volando sfrecciò quasi all’infinito, al di là della rete. Sembrava destinata a terra, ma sprezzante del pericolo una ragazza si tuffò in avanti e la sua mano protesa sul terreno ne ammortizzò l’impatto. Dopo il rimbalzo, dieci possenti dita l’accarezzarono e la spinsero di nuovo in alto, fu lì che con una sola mano, un “martello” la colpì ancora. Cinque, dieci, quindici, venti dita aperte cercarono invano di fermarla ma lei, a “rischio multa” per quanto veloce andava, passò oltre. “Stavolta vado a terra!” pensò, macchè! Le braccia di quella “piccola” ragazza che stava lì in mezzo a quelle giganti, con quella maglia strana, volarono di nuovo e come per miracolo, l’oggetto rotondo si ritrovo ancora in aria. Quasi per tranquillizzarla fu nuovamente accarezzata e spinta un po’ all’indietro. Saltò distante quella ragazza, ma in un attimo la raggiunse e la colpì talmente forte che, le solide dita protese in alto a cercare di fermarla, vennero colpite con violenza, si deformarono piegandosi all’indietro. La palla, poverina, s’impennò e poi lontana cadde a terra, e a nulla valse la corsa disperata della giovane ragazza per intercettare quell’oggetto rotondo che voleva a tutti i costi salvare.

Lascia un commento