Scritto da Giulia Sartor.

Domenica 13 gennaio si è tenuto in quel di Chioggia uno stage di kickboxing organizzato dall’arbitro federale Matteo Perini.

Relatore della giornata il maestro, cintura nera 6° Dan, Andrea Ongaro: agonista plurititolato con più di quarant’anni di carriera alle spalle e fondatore, nel 1993, della scuola lombarda di arti marziali KBA.

La KBA vanta un team ricco di atleti professionisti che spiccano nelle classifiche mondiali, come ad esempio l’istruttrice Deborah De Vita, cintura nera 2° Dan e l’allenatore Davide Guffanti, cintura nera 1° Dan, entrambi medaglie d’oro nelle rispettive categorie individuali durante il recente Campionato Europeo in Slovenia.

A supporto del maestro Ongaro inoltre, l’istruttore plurititolato Paolo Niceforo e Riccardo Albanese, anch’egli campione europeo 2018.

Presente in forze a questo evento anche la Polisportiva Preganziol con ben 11 atleti del maestro Pellizzato, accompagnati dall’istruttore cintura nera 2° Dan Claudio Poletta e l’allenatore cintura nera 1° Dan Loris Schiavon.

L’argomento centrale dello stage è stato mostrare diverse strategie da applicare, in combattimento, durante un attacco di calcio laterale o di blitz (colpo col dorso della mano portato in sbilanciamento in avanti).

Dopo ogni combinazione, spiegata e mostrata, il maestro Ongaro e i suoi collaboratori passavano tra gli atleti che stavano mettendo in pratica le tecniche per aiutarli, consigliarli e se serviva, correggerli. Per concludere e cercare di applicare tutte le tecniche viste, tutti hanno partecipato al combattimento al punto, prima di salutarsi e darsi appuntamento al prossimo stage o alla prossima gara.

Alessandro Boschiero, cintura gialla:

«Oggi è stato molto interessante, divertente e coinvolgente: il maestro e i suoi atleti sono stati molto simpatici e disponibili, mi hanno dato diversi spunti su cui lavorare in palestra. Ho apprezzato molto come è stata impostata la lezione sia dal punto di vista teorico, sia pratico; vale sicuramente la pena ripetere un esperienza del genere».

Emi Pastrello, cintura verde:

«L’esperienza di oggi è stata intensa e molto piacevole, non solo per la lezione in sè, ma soprattutto per l’ambiente e l’atmosfera che si sono venuti a creare. Lo scambio continuo di coppie ha permesso un confronto importante, un allenamento molto più vario ed illuminante.

Mi sono divertita molto, soprattutto durante i combattimenti al punto; d’altronde una passione va coltivata con serietà e lavoro, ma soprattutto con la gioia di fare ciò in cui ci si impegna!»

Linda Atzori, cintura blu:

«Nello stage di oggi abbiamo approfondito tecniche ed esercizi che ho imparato nel corso degli anni in palestra. Questo mi ha fatto capire che, per riuscire in gara, non servono per forza tecniche complicate ed elaborate, ma bastano poche e semplici tecniche eseguite bene e con intensità. Inoltre è stato stimolante perché ho potuto confrontarmi con persone di altre palestre che hanno stili e metodi di combattimento differenti dai soliti compagni di palestra».

Alberto Cervellin, cintura marrone:

«Questo è stato uno stage decisamente interessante ed istruttivo. Allenarsi con campioni del calibro di Niceforo, Guffanti, Albanese e De Vita, non capita tutti i giorni. Gli esercizi visti oggi, in realtà, non sono delle novità, ma sentirli spiegare e mostrare da persone nuove, può farti rendere conto di dettagli che magari in palestra, nella quotidianità, non noti, permettendoti così di crescere e migliorarti».

Loris Schiavon: «A fine stage ho avuto occasione di porre al maestro Ongaro qualche domanda specifica sul suo metodo di allenamento, incuriosito da come può essere gestita la formazione di un atleta di alto livello. La domanda principale è stata: “Come viene gestita la preparazione atletica degli atleti durante l’anno?” La risposta:
“Occorre fare una distinzione in base al tipo di atleta, se agonista oppure amatore.
Nel primo caso, gli agonisti durante i mesi estivi (giugno – agosto) lavorano con i pesi per aumentare la forza. In seguito, durante la stagione sportiva (settembre – maggio), il lavoro fatto viene gestito in trasformazione per poterlo utilizzare nei gesti tecnici. In questo periodo gli atleti svolgono cinque allenamenti a settimana, di solito allenandosi nel primo pomeriggio. Nel loro caso gli allenamenti sono studiati ad hoc. Per gli amatori invece il lavoro si svolge principalmente in tre allenamenti alla settimana, alla sera. Due allenamenti di due ore in cui, dopo una prima parte di riscaldamento, si esegue mezz’ora di preparazione atletica a corpo libero, mezz’ora di tecnica e mezz’ora di combattimento. Il terzo allenamento consiste in un’ora di combattimento. Eventualmente i partecipanti possono svolgere ulteriori allenamenti, fino ad un massimo di cinque alla settimana.” Infine, riprendendo quanto detto a inizio articolo, il maestro mi ha spiegato di come abbia recentemente conseguito il terzo livello di qualifica SNAQ del CONI, informazione che mi ha confermato quanto valga la continua ricerca di formazione e di aggiornamenti».

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