Foto di M.Romanato7^ campionato Serie B2 gir. D
LIBERTAS SCORZE’ (VE)  –  POLISPORTIVA PREGANZIOL (TV) 3 – 2 (21-25; 25-17; 15-25; 25-23; 15-13)
Punti totali: 101 – 103
DURATA SET: 27’; 26’; 25’; 28’; 20’;  Totale partita 2h e 18’.

 

POLISPORTIVA PREGANZIOL ASD: Busnardo (16), Casarin (0), Donadi (1), Galea (5), Mazzon (6), Menegazzo (0), Perissinotto (0), Sartorato (L), Savietto (27), Todaro (2), Zanardo (10) Rizzotto (0). Allenatore: Compagno Lidia.

 

LIBERTAS SCORZE’: Bardini (16) Bozzolan (1), Furlanetto (1), Moretto (7), Munarin (14), Pavan (16), Pellizzon (n.e.), Pirolo (0), Russo (1), Vittorelli (5), Zanetti (0), Giusto L2 (n.e.), Liccardi L1. 1° Allenatore: Rocchi Flavio; 2° Allenatore: Campagnaro Paola.

 

ARBITRI: 1° Arbitro: PETTENELLO DAVIDE (PD); 2° Arbitro: GARDINA DIEGO (RO)

 

POL. PREGANZIOL: Battute sbagliate: 14; Ace: 3; Muri: 7; Punti fatti: 67; Errori compiuti: 40
SCORZE’: Battute sbagliate: 10; Ace: 4; Muri: 5; Punti fatti: 61; Errori compiuti: 34.

 

Commento Gara: Non si può certo dire che non ci piace stare in palestra! Però se riuscissimo a vincere sarebbe meglio, vero? Non sono bastate 2 ore e 18 minuti per avere ragione delle padrone di casa dello Scorzè. Era una partita classica, importante per darci morale e per dare conferma di quanto di buono si è visto dopo la partita contro il Villorba… e ci è rimasto l’amaro in bocca. Abbiamo assaporato la vittoria, ma, come ci accade ormai da troppo tempo, … nei momenti topici non riusciamo ad essere lucide e spregiudicate e ci complichiamo la vita.

 

Eravamo partiti bene, sostenute come sempre da un caloroso e nutrito gruppo di supporters e non senza qualche difficoltà siamo riuscite a superare lo Scorzè dopo il secondo time out tecnico (16-13). E’ questo il momento nevralgico: il Preganziol rientra in campo e con pazienza inizia il recupero, l’aggancio e poi si porta sul punteggio di 17-18 e 19-23.  Alla fine pur commettendo più errori, ma sfoderando una ottima prestazione sia in ricezione che in attacco, ma soprattutto aggiudicandosi svariati break point, si riesce a chiudere vittoriosamente il set con il punteggio 21-25.

Nel secondo parziale cala leggermente il nostro sipario: zoppica la ricezione, complice anche una battuta tattica dello Scorzè; il nostro attacco ne risente ed il nostro muro non riesce ad essere efficace nei break point. La battuta non ci aiuta e d alla fine gli errori complessivi saranno 8 ed i nostri punti fatti “solo” 10, contro il loro, rispettivi, 5 e 16.

Terzo set ottimo per noi, ma lo Scorzè sembrava però un “pugile” suonato. Risale la nostra ricezione, la battuta è sufficiente ed i nostri attaccanti sono ben serviti, mentre quelli dello Scorzè proprio non riescono a girare.

Quarto set: qui sta l’inghippo!!! Si lotta punto a punto e si arriva “incollati” fino al 21-22 per lo Scorzè. Sembriamo due squadre “fotocopia”. Arriviamo testa a testa e pareggiamo: 22-22. Abbiamo il servizio e riusciamo a ricostruire, ma ci manca lucidità e la giusta determinazione. Commettiamo l’errore in attacco; immediatamente dopo una ricezione imprecisa ci punisce e, per finire, un’altra ricezione non perfetta non consente al nostro attacco di avere una palla giocabile ed il set mestamente va a favore dello Scorzè.

Il quinto set è più un set che ci serve per recuperare psicologicamente che altro. E, pur perdendo, così è stato. E di questo va dato encomio ufficiale alla squadra, che forse aveva pensato di vincere per 3-1 ed invece si è travata ancora a lottare dopo oltre due ore di gioco.

Si cambia sul punteggio di 4-8, si arriva poi sul 6-9 e 8-11 fino a 12-14. Ci avviciniamo, ma non abbiamo le forze per “rischiare” ed una battuta troppo semplice consente allo Scorzè di portarsi a casa una vittoria, tutto sommato forse insperata, dopo il terzo set.

 

Potevamo goderci una vittoria, meritata perché figlia del lavoro duro in palestra e degli indiscutibili segnali di miglioramento. Guardiamo  dunque il bicchiere mezzo pieno. Gli errori complessivi sono calati. La ricezione tattica va sfruttata di più e meglio. La battuta va affinata e resa più al servizio della partita e dei momenti clou della gara. La difesa è sempre “gigantesca”. Avremo un’altra battaglia sabato prossimo, contro il Meduna, già incontrato per due volte in Coppa Italia ed anch’esso con “sete” di vittoria e di punti pesanti. Non ci resta altro che “lavorare”, “lavorare” ed ancora “lavorare” con spirito di umiltà e tanta dedizione.

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