Il lavoro dell’avviamento, focalizzato sulla crescita fisica ma anche comportamentale/sociale del bambino.

Quando si parla di avviamento allo sport, a cosa ci riferiamo? Di certo, l’avviamento allo sport porta il bambino allo sviluppo di abilità motorie e sociali. Ciò, grazie alle attività propedeutiche che fanno “dare una sbirciata” alle attività sportive più specifiche, che potranno praticare con continuità nel giro di qualche anno. Con l’avviamento allo sport i bambini iniziano a coltivare le proprie passioni e attraverso il gioco e il divertimento imparano a stare in gruppo, a collaborare e – non meno importante –  acquisiscono la capacità di risolvere i problemi. Sempre di più, oggi, non viene data la giusta importanza all’identità personale del bambino e si tende a omologarlo alla maggioranza. Attraverso la sperimentazione di attività motorie diverse, il bambino inizia a conoscersi e impara ad essere indipendente senza mai trascurare l’importanza di stare in gruppo e essere da sostegno a chi si trova in difficoltà. I bambini, grazie a questa attività, crescono insieme e formano dei legami che vanno anche al di fuori della palestra. È importante specificare che, grazie ai Centri Estivi della Polisportiva, le attività propedeutiche non si fermano con la fine della scuola ma trovano continuità anche d’estate incrementando nei bambini la capacità di relazionarsi. Il miglioramento sia a livello fisico che comportamentale/sociale è evidente, e in pochi mesi i bambini si rendono conto di poter esprimere alcune abilità. In questo senso sono costantemente supportati da noi istruttori nell’intento di svilupparle il più possibile. Resta il fatto che alla loro età non è importante vedere subito il cambiamento. Il fucus del nostro lavoro è sul processo che mettono in atto che successivamente produrrà uno sviluppo e un cambiamento. Attivato il processo, avremo contribuito a far crescere il bambino, sotto tutti i punti di vista.

Scritto da Beatrice Barzan.

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